Ci siamo vita mia, il Natale è alle porte, e con l’anima che si affligge sull’altalena della emozionalità, entrerà in casa nostra illuminato e scaldato da te.
Nel tuo ricordo
Un gesto, di una comunità che ti ha adottato dieci anni orsono. Hai lasciato il segno, amore mio, e questo mi conferma quello che ho sempre pensato.
Sette
Più di metà anno solare è trascorso senza te. Sette mesi, nei quali la tua assenza ha iniziato a cementarsi tangibilmente nella mia quotidianità. Trascorsi a ridisegnare una vita che mai sarà, mai più.
Pregiudizi senza cervello
Il suo nome è Marina, ed è una mamma che ha avuto un bambino a cinquantacinque anni. Il contenitore domenicalpomeridiano di Rai Uno la vede invitata a raccontare la sua storia. Marina ha perso suo figlio, il suo unico.
Se tu fossi qui
È arrivato, il momento del se tu fossi qui. Altro inevitabile passaggio del mio imposto e angoscioso percorso emozionale, dove la consapevolezza della tua assenza, sempiterna, si fa spazio nella mia anima.
Azione e Reazione
Provate a immaginare, un uomo elegantemente vestito, che ti consegna un’urna con le ceneri di tuo figlio. Ecco, la mia disperazione è racchiusa in quella assurda disposizione.
Un aiuto inaspettato
Pensare di non avere via di uscita, e di dover sprofondare, sine die, nell’angoscia più cupa e soffocante. Essere convinta di non poter chiedere aiuto, se non a me stessa, perché nessuno sarebbe stato capace di entrare nella mia disperazione e condividerla nel giusto modo.
Ciao mamma
Due parole. due semplici comunissime parole. Alle quali spesso, troppo spesso non si da la giusta emozionalità, il giusto valore. Quotidianità vissuta nella certezza assoluta che quella frase, quel saluto, accompagnerà la tua vita, fino all’ultimo respiro di mamma.
La speranza sotto le foglie
Questa mattina, solita passeggiata con il nostro cane Poldo. Mi trascina sotto un albero, quello che dalla finestra sempre guardavamo. Una pioggia di foglie, di un colore marrone brillante, ha iniziato a cadere, a investirmi nel suo delicato essere.
Il mio triplete
Sei novembre: il mio triplete. Il compleanno del mio papà, l’onomastico di Emiliano e l’onomastico di Leonardo. Incredibile congiunzione, a intrecciare ricorrenze che mi strappano il cuore.