Sessantadue

Oggi, il compleanno del Max, come chiamavate vostro padre.

Inizia a sentirsi la mia corazza, che pesa ma cerca di schermare il dolore che aumenta, perché impossibile da far diminuire.

Forse, credendo nell’esistenza di un al di là, sarete insieme, magari a discutere come sempre per la testardaggine di tuo padre.

Significherebbe normalità per voi…

Io e tuo fratello qui, a condividerci due destini bastardi e una vita irreversibilmente segnata.

Perché in ogni cosa, in ogni gesto, in ogni respiro, viviamo delle mancanze incolmabili e inspiegabili.

Tanto noi siamo bravi a cadere (cit Marracash)

Ynwa, vita mia.

E buon compleanno Max

 

 

 

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