Sono trascorsi venti anni, papà. Un tempo lunghissimo che non riesco comunque a percepire.
Come vivere la perdita di un figlio condividendo pensieri sensazioni rabbia emozioni e ricordi tra terra e cielo
Sono trascorsi venti anni, papà. Un tempo lunghissimo che non riesco comunque a percepire.
Caro papà, lo so che da trenta mesi mi rivolgo a te con una frequenza diversa. Ma capirai, che la mia disperazione si è spostata irreversibilmente, su mio figlio, tuo nipote.
Alchimia di coincidenze che si fondono, ignorando l’una l’esistenza dell’altra. Sei novembre.
Ho trascorso giorni a rincorrere il nostro primo anno con la tua assenza, nella convinzione che fosse necessario il nostro uno di tutto. Stupida persuasione, a palesarmi oggi la consapevolezza che la realtà crudele mi sfiorava senza elaborazione alcuna.
Casualmente inciampo in rete, nel nome del dottor Luigi Colusso. Leggo. Medico che da molti anni si occupa di persone in lutto.
Un gesto, di una comunità che ti ha adottato dieci anni orsono. Hai lasciato il segno, amore mio, e questo mi conferma quello che ho sempre pensato.
Sei novembre: il mio triplete. Il compleanno del mio papà, l’onomastico di Emiliano e l’onomastico di Leonardo. Incredibile congiunzione, a intrecciare ricorrenze che mi strappano il cuore.
Da sette anni ci ha lasciato Marco Simoncelli, Sic come lo chiamavano i fans. Un altro angelo. L’età di Emiliano, forse qualche mese in più, tempo che è riuscito a regalare ai suoi cari.
C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa
Da:”emilianomorelli”>emilianomorelli — Emiliano Morelli [mailto:<a “mailto:emilianomorelli”>emilianomorelli]
Inviato a:mailto:vasodipupettamamma
mercoledì 11 ottobre 2017 01:55
Oggetto: Leonardo su Facebook.
Mi stavo per commuovere, è la prima volta che “in pubblico” fa così, davvero ️❤