Ventiquattro anni fa, pari tempo, la tua esistenza era ancora legata alla mia da un cordone ombelicale che mai è stato tagliato. Nemmeno ora che vivo nella tua assenza, avvicinandomi al tuo ventiquattresimo compleanno. Irremovibile ricordo, oggi più che mai, di quel tempo nel quale una mamma non può immaginare un epilogo drammatico come quello della nostra vita.
Giano bifronte
Non so come io riesca in questa impresa, eppure sto imparando ad indossare due facce. Io, Giano bifronte sciagurato. Questa divinità romana rappresentava il passato e il futuro, il tutto e il contrario di tutto. Per me è un’altra storia.
Ancora tempo
Tempo che passa, tempo che serve, tempo che aiuterà. Oggi la mia amica Rosaria vive il suo undicesimo anno tra terra e cielo, con il suo Giacomo. I nostri soliti confronti, i nostri soliti messaggi WhatsApp.
Babbo natale e la sua serendipità
Alle tredici e venticinque una mail, dal Regno di Babbo Natale… il testo è sotto riportato, non integralmente per motivi di spazio.
Immensi ricordi
Un commento che trafigge l’anima. Due stilettate, due altri affetti riproposti in poche righe, che affondano nei sentimenti più profondi. Massimo e Letizia. E voglio raccontare di loro, che sempre fanno parte della mia vita tra terra e cielo.
Cento per cento Elfo, cento giorni a Natale
Il venti maggio scorso, una mail a me riservata dal Regno di Babbo Natale. Cento per cento elfo, una decorazione in vetro, per tutti gli elfi che amano il babbo più famoso del mondo.
La mia Stella
Guarderai le stelle, la notte. La mia stella sarà per te una di quelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte, saranno tue amiche. (da Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery).
Parole smarrite
Un messaggio WhatsApp, di quelli con l’immagine. C’è un girasole, una frase che sottolinea la differenza tra le persone belle e le belle persone, e a conclusione un “felice sabato”. Non è importante questo, ma ciò che poi, la mia amica Rosaria ha continuato a scrivere, di suo “…un po’ troppo la parola felice per il momento, ma la ritroverai nel tempo”.
Tra apparenza e sofferenza
Ci sono, sono sempre qui, ancorata a ciò che non è più, anche se vorticosamente imbrigliata nella solita routine che oggi schiaccia maledettamente, per la tua assenza. Vestito a pelle che mai toglierò, scelto da un anonimo maligno, preferenza incognita la sua, per noi, che mi accompagnerà per sempre.
La nausea
…Tutta la mia vita è dietro di me. La vedo tutt’intera, vedo la sua forma e i suoi lenti movimenti che m’hanno condotto fin qui. C’è poco da dirne: è una partita perduta, ecco tutto…