A volte penso al tempo che è trascorso, da quel maledetto ventisette aprile 2018.
Venti
Sono trascorsi venti anni, papà. Un tempo lunghissimo che non riesco comunque a percepire.
L’addio che non riuscirò a dire
Sei l’addio che non riuscirò mai a dire…
quattro anni e quattro mesi
È inevitabile pensare alla quotidianità se tu fossi qui.
Diciotto anni
Tanti ne sono trascorsi, papà, da quel 21 maggio 2004. La mia prima grande perdita, lacerante.
Ventisette
Tante sarebbero state le candeline da spengere oggi, se un maledetto destino non avesse deciso di toglierti questa opportunità.
Ricordi
Guardare una foto come questa, e disperarsi perché oggi vivi quei momenti a metà.
Vita strappata alla vita
Un’altra vita strappata alla vita. A lasciare tutti immobili e indifesi. Eternamente in bilico tra ciò che poteva e doveva essere, e ciò che sarà mai più.
Sarai sempre sul campo di calcio
Domani, vita mia, il campo di calcio di Vallerano verrà dedicato a te, esattamente un anno dopo quel maledetto ventisette aprile.
È quasi uno di tutto
Ci siamo quasi, vita mia. Quell’uno di tutto che ho sempre invocato, sciocca temporalità che serve a nulla se non a dare un termine a un vuoto incolmabile, sta per concretizzarsi.