Ventisette

Tante sarebbero state le candeline da spengere oggi, se un maledetto destino non avesse deciso di toglierti questa opportunità.

Ventisette, che erano i miei anni quando sei nato. Quattro chili duecentosessanta grammi di speranza, di gioia, di felicità, che mai avrei immaginato di coccolare oggi, in una fredda urna cineraria color amaranto.

Sono lontani i miei pensieri.

È sentirsi amputati, tagliati a metà. Schiacciati da una assenza che non ha eguali, che non si può paragonare a null’altro.

Non si dovrebbe sopravvivere a un figlio.

A me, è toccata anche questa crudeltà.

Buon compleanno vita mia

 

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