Tempo che passa, con la tua assenza a dargli un senso. Metronomo di una vita scandita a guardare un vuoto che mai si colmerà.
Aspettando
Ci avviciniamo ai quattro anni. Tanti, ma il tempo trascorso è azzerato da un continuo dolore che cancella il calendario.
Quarto Natale
Si avvicina il quarto Natale da vivere con la tua assenza. Quest’anno, mi sta scivolando addosso.
Trentuno
Lieve è il dolore che parla. Grande è il dolore muto. Trentuno mesi, e forse inizio a capire cosa mi zavorra.
Trenta
L’autunno ormai è esploso, nelle forme e nei colori che tu amavi, che noi amavamo tanto. Trenta mesi senza te.
Ancora rabbia
Più si allontana quel maledetto ventisette aprile del 2018, più la mia rabbia sale. Si alimenta dei giorni vissuti con la tua assenza, colmata di memorie che continuano a fare male.
Quattordici senza te
Un altro mese se ne è andato, scivolando indifferente al mio dolore. Tutto continua, senza colmare quel vuoto, il tuo vuoto. Che esiste, intangibile per gli altri, ma per me maledettamente concreto. Ormai da quattordici mesi.
Un anno fa, il tuo ritorno a casa
Tornare indietro, di nuovo, di un anno. Ancora stupide date a susseguirsi in uno stillicidio senza soluzione di continuità. Ti riporto a casa, vita mia. Mamma ti riporta a casa.
Sliding Doors
Ci siamo vita mia. Un anno è trascorso, maledettamente vuoto di te. È andato, fiume pieno di rabbia e disperazione, con me seduta sulla riva, fonte inesauribile di lacrime sorgive.
Un pensiero per Emiliano di Silvia… prima di domani
Noi del paesello,quando entriamo in contatto con qualcuno di città, avvertiamo sempre una sensazione di inferiorità o di velata inadeguatezza.
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