Diciannove

Sono i mesi trascorsi senza te, a guardare il tempo scorrere indifferente al tuo vuoto. Diciannove sono i fogli strappati dal mio lunario perpetuo.

Calendario a marcia ridotta, inutile orpello che non uso ormai, da quel nefasto ventisette aprile dello scorso anno. Quando la tua vita si è fermata, ridimensionando e rimodulando maledettamente l’esistenza di chi ti ama in modo terreno.

Perché dovrò imparare a vivere di un amore a tinte invisibili, che al momento mi schiaccia in una realtà che non auguro a nessuno. Fingo, cercando di convincermi di farlo anche per te.

Ma non basta. Non può bastare. Perché i perché continuano a susseguirsi, senza risposta alcuna.

Perché ti fiuto ma non ti tocco. Perché ti vedo ma non ti abbraccio. Perché ti avverto ma non ti sento.

Perchè mi manchi, vita mia. E questa, è la mia unica certezza.

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