Un altro Natale è andato senza te.
Continuo a calendarizzare i giorni che passano, focalizzando tutto con la tua assenza.
Non è spiegabile la sensazione soffocante in certi momenti.
Tutto è pieno nel mio vuoto perpetuo.
Che nulla colmerà, ed è questo che gli altri non potranno capire, mai.
Ci si trascina in una solitudine dell’anima che nulla potrà mai riempire.
Si finge per sopravvivere, si ingoia per non soffocare.
La croce, che ultimamente spesso vedo disegnata nel cielo che riesco a guardare, quella è solo mia.
Ynwa, vita mia.